Secondo quanto stabilito dalla normativa UNI 11337, si può considerare l’Offerta di Gestione Informativa (oGI) come la diretta risposta, punto per punto, alle richieste esplicitate dalla committenza nel Capitolato Informativo.

L’obbligatorietà dell’adozione del BIM negli appalti pubblici, regolata nei tempi e modalità dal Decreto Ministeriale 560/2017, ha modificato di molto i “metodi tradizionali”. Infatti, sia le Stazioni Appaltanti che gli operatori economici sono stati messi di fronte alla necessità di allineare la contrattualistica di affidamento dei lavori alle nuove esigenze dettate dalla metodologia BIM e dal suo approccio alla gestione di processi e flussi di informazioni.

 

Offerta di Gestione Informativa e Capitolato Informativo

Se dal lato della Committenza troviamo il Capitolato Informativo, il documento con valenza contrattuale che dichiara le esigenze di progetto e definisce i requisiti informativi dell’attività oggetto di appalto, è conseguenza naturale trovare dal lato degli offerenti l’Offerta di Gestione Informativa, documentazione di risposta al CI, dove si illustrano le soluzioni che l’organizzazione partecipante è in grado di fornire, nonché la rispondenza ai requisiti imposti dall’ente che parteciperà ad una determinata gara.

La finalità dell’Offerta di Gestione Informativa è quella di mettere in luce le competenze dell’Offerente in ambito BIM, andando a fornire una risposta tecnica a quelle che sono le richieste e gli standard imposti dalla Stazione Appaltante

L’oGI diventa quindi il discriminante di scelta per l’aggiudicazione tra i diversi partecipanti alla gara d’appalto.

La struttura consigliata dell’oGI

La struttura dell’oGI pertanto dovrebbe seguire in maniera speculare i paragrafi del documento redatto dalla Stazione Appaltante, che ricordiamo essere diviso in quattro sezioni principali:

  1. Premesse
  2. Riferimenti Normativi
  3. Sezione Tecnica
  4. Sezione Gestionale

Le prime due sezioni rimangono pressoché invariate, in quanto vengono riportate le premesse di progetto e l’inquadramento normativo.

Le porzioni più corpose del documento da implementare sono quindi la sezione tecnica e la sezione gestionale.

Come nel caso di una gara tradizionale, il potenziale Affidatario dovrà presentare gli aspetti che lo rendono qualitativamente superiore ai concorrenti, attraverso la definizione della propria infrastruttura software e hardware, la capacità di adeguamento ai requisiti richiesti dal Committente, le proprie competenze in materia di gestione informativa e i metodi di lavoro che intende adottare per portare a compimento le attività oggetto di aggiudicazione.

I professionisti certificati BIM

Una delle sezioni maggiormente di rilievo della oGI è quella in cui viene illustrata la struttura organizzativa dell’Offerente.

Infatti, sempre più frequentemente, le Stazioni Appaltanti richiedono la partecipazione di professionisti certificati BIM, secondo i profili professionali definiti dalla norma UNI 11337 parte 7, (BIM Manager, BIM Coordinator, BIM Specialist, CDE Manager) a garanzia delle competenze degli attori coinvolti nel progetto.

Inoltre viene chiesta evidenza di esperienze pregresse di lavoro in BIM, attraverso un elenco di progetti seguiti.

In questo caso è a discrezione del Committente il grado di approfondimento della richiesta. Questo in dipendenza del punteggio al fine dell’aggiudicazione della gara: cioè se è sufficiente un elenco di esperienze o se il bando preveda un discriminante sul numero e/o entità dei progetti gestiti in precedenza.

E lo stesso vale anche per la presenza o meno di professionisti certificati all’interno dell’organigramma dell’Offerente.

Documento strategico con valenza contrattuale e legale

Legata a doppio filo alla tematica degli attori coinvolti nel processo è la sezione che definisce ruoli, autorità e responsabilità ai fini informativi: il Building Information Modeling è una metodologia che prevede precise politiche di tutela della sicurezza del dato, della proprietà intellettuale e della privacy, attraverso la messa in pratica di politiche e strategie di cybersecurity che garantiscano la protezione dell’intero processo.

Per questo motivo all’interno dell’oGI va illustrato come si intende procedere in merito, tenendo presente che è un documento che oltre ad avere valenza contrattuale ha anche valenza legale.

L’offerta di Gestione Informativa è un documento strategico, ed in quanto tale nei differenti Capitolati Informativi è richiesto che al suo interno venga descritto come si intenda procedere in relazione alle differenti fasi di progetto, nonché in concordanza ad usi e obiettivi dei modelli informativi.

Pertanto in tutta la sezione gestionale viene richiesto che vengano illustrate le procedure che si intendono adottare, attraverso la definizione del livello di sviluppo geometrico ed informativo di modelli e singoli oggetti in essi contenuti.

Conformemente allo scopo dell’appalto, è successivamente richiesto di esplicitare le modalità di verifica e coordinamento dei modelli, in relazione alle scadenze prefissate e secondo procedure che si basano sulla normativa UNI 11337-5.

Si definiranno nel dettaglio come si intendono gestire le attività di Clash Detection e la relativa cadenza temporale, delineando già i professionisti responsabili dei differenti livelli di verifica e coordinamento.

Software e procedure

Se richiesto nell’ambito dell’attività, potrebbe venire richiesto di esplicitare anche i software e le procedure che si intendono adottare nella gestione delle dimensioni del BIM: per il 4D  nella gestione dei tempi, il 5D per il monitoraggio dei costi, e le ulteriori dimensioni di 7D per l’analisi della sostenibilità dell’opera in termini ambientali, sociali ed economici.

In tale sede è possibile già porre le basi per la gestione e manutenzione dell’opera facendo riferimento alle attività legate al 6D BIM.

La chiusura dell’oGI

In chiusura al documento vengono, infine, definite le modalità di consegna ed archiviazione del materiale sviluppato, in linea con quanto richiesto dall’Ente Aggiudicatore oppure su proposta dell’Offerente.

L’Offerta di Gestione Informativa, completa in ogni parte rilevante ai fini dell’appalto e dei servizi erogati, è quindi pronta per essere inviata alla Stazione Appaltante e da essa valutata.

In caso di aggiudicazione dell’Appalto, l’operatore economico vincitore si impegnerà a redarre il Piano di Gestione Informativa, che andrà a dettagliare nello specifico, ed in concerto con la Committenza, quanto promesso in sede di oGI.