Il Building Information Modeling (BIM) è un processo basato su modelli 3D intelligenti che fornisce ad architetti, ingegneri e professionisti delle costruzioni (AEC) le informazioni approfondite e gli strumenti per pianificare, progettare, costruire e gestire edifici e infrastrutture in modo più efficiente.
A cosa serve il BIM?
La metodologia BIM viene utilizzata per progettare e documentare i progetti di edifici e infrastrutture. Ogni dettaglio di un edificio viene modellato e il modello stesso può essere utilizzato durante l’analisi per esplorare le varianti di progetto e creare visualizzazioni che consentono ai soggetti coinvolti di comprendere l’aspetto che l’edificio avrà prima della sua effettiva realizzazione.
Successivamente, il modello viene utilizzato per creare la documentazione di progetto per la costruzione.
Il BIM consente di creare e gestire i dati durante il processo di progettazione, costruzione e messa in funzione. Il BIM integra i dati multidisciplinari per creare rappresentazioni digitali dettagliate che vengono gestite abitualmente in una piattaforma cloud aperta consentendo la collaborazione in tempo reale. Il BIM assicura maggiore visibilità, decisioni migliori, opzioni più sostenibili e riduzione dei costi per i progetti AEC.
Definizione
Il National Institutes of Building Science definisce il BIM come la “rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto”.
Il BIM quindi non è un prodotto né un software ma un “contenitore di informazioni” in cui inserire dati grafici (come i disegni) e degli specifici attributi tecnici (come schede tecniche e caratteristiche) anche relativi al ciclo di vita previsto.
Consente di integrare in un modello le informazioni utili in ogni fase della progettazione, da quella architettonica a quella esecutiva, (strutture, impianti, sicurezza, manutenzione, prestazioni energetiche, ecc.) e gestionale (computi metrici, distinte fornitori, ecc.).
Grazie all’approccio sistemico, il BIM permette un’analisi attenta e precisa di tempi, costi, geometrie garantendone un maggiore controllo. Per questi motivi molti governi in tutto il mondo hanno deciso di rendere il BIM obbligatorio. In Italia, il DM 560 del 2017 ha stabilito le modalità e i tempi di progressiva introduzione dei metodi e degli strumenti elettronici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture. Le stazioni appaltanti si dovranno dotare quindi di piani di introduzione del BIM e gli operatori economici dovranno essere in grado di rispondere alle esigenze di gestione informativa inserendosi in processi innovativi di collaborazione digitale. (vai alla pagina dedicata)
Vantaggi
I vantaggi del BIM sono frutto della connessione di team, workflow e dati per l’intero ciclo di vita del progetto, dalla progettazione e ingegnerizzazione fino alla costruzione e messa in funzione, per lavorare con più efficienza e ottenere risultati migliori.
Il BIM aiuta i committenti, architetti, ingegneri e consulenti ad esplorare un prototipo digitale con caratteristiche fisiche e funzionali realistiche prima che sia costruito. Fornisce informazioni per gestire una proprietà o infrastruttura lungo il suo ciclo di vita, riducendo il costo delle operazioni, cosi come gli interventi di manutenzione.
Nei progetti di infrastrutture sta aumentando sempre più la percentuale di utilizzo del Building Information Modeling, inducendo molti operatori nel settore a riconoscere la necessità di adottarlo per ottenere una maggiore competitività e aggiudicarsi nuovi lavori.
I progetti che si avvalgono di un approccio basato sul Building Information Modeling usufruiscono di una serie di interessanti vantaggi:
- minori rielaborazioni,
- meno errori,
- migliore collaborazione
- dati di progettazione che possono essere utilizzati per supportare le operazioni,
- la manutenzione
- la gestione delle risorse.
I proprietari di infrastrutture civili, comprese le amministrazioni pubbliche, non vogliono perdere questi vantaggi e stanno imponendo sempre più l’utilizzo del BIM nei propri progetti.
Aziende di progettazione e organizzazioni che stanno valutando il passaggio al BIM si chiedono qual sia il modo migliore per implementarlo.
Alcune sono preoccupate del grado di cambiamento nei processi consolidati che comporterà l’utilizzo del BIM. Altre sono indecise, o si definiscono troppo impegnate, per investire tempo nell’implementazione del BIM. Qualcuno nel settore può perfino ritenere di utilizzare già il BIM, anche se di fatto utilizza semplicemente processi di disegno 3D.
Una volta compreso cosa è effettivamente il BIM, il processo di implementazione per realizzarlo diventa più chiaro.
Per implementare il BIM è necessario che il team di lavoro venga preparato a considerare in modo diverso l’esecuzione dei progetti.
Non si lavorerà più con punti, linee, archi e forme che rappresentano oggetti, ma si creeranno e utilizzeranno invece modelli intelligenti. Questi modelli sono spazialmente accurati e vengono popolati con oggetti intelligenti.
Si inizia definendo in che modo devono apparire questi oggetti e come devono comportarsi. Quindi si mappa un processo che aiuterà tutti i soggetti coinvolti nel progetto a trarre vantaggio dalle informazioni contenute nel modello. Sembra troppo semplice? Se confrontata alla quantità di conoscenze necessarie per realizzare anche il meno complicato dei progetti, l’implementazione del BIM è semplice.
La fase di attivazione iniziale richiede un certo livello di pianificazione, tempo e formazione.