Il Capitolato Informativo, comunemente abbreviato in “CI”, è il documento emesso dal committente ed indirizzato ai potenziali affidatari, in cui vengono sviscerati i requisiti di gestione informativa relativi al progetto.

Tale documento diventa quindi parte integrante della documentazione di gara, nonché intrinsecamente acquisisce valore giuridico, poiché la sua funzione non si esaurisce con la  descrizione dei soli aspetti tecnici/operativi dell’appalto ma va a delineare l’intero quadro dell’opera, comprensivo di riferimenti normativi, infrastrutture richieste e/o messe a disposizione, politiche di tutela dei dati personali e dei contenuti informativi, ruoli e responsabilità all’interno del progetto e una serie di tematiche connesse vincolanti a livello contrattuale.

L’introduzione della metodologia BIM nel mondo delle costruzioni ha comportato, non solo lo sconvolgimento dell’operatività day by day dei progettisti, ma soprattutto ha portato alla luce la necessità di una sostanziale discontinuità con la filosofia progettuale e operativa tradizionale, in favore di logiche e processi BIM-compliant che coinvolgono l’intero settore AEC e contaminano le attività di ogni attore coinvolto.

Il fondamento su cui il Building Information Modeling si basa è la collaborazione e condivisione della totalità delle informazioni relative al manufatto lungo tutte le fasi di interesse, sia che esse partano dalla progettazione ed esecuzione sia che siano limitate alle successive fasi di Operation & Maintenance. Affinché ciò avvenga, è necessario che vi siano da un lato la consapevolezza degli strumenti e potenzialità che si hanno a disposizione con l’adozione del BIM e dall’altro una struttura gestionale che regolamenti il rapporto tra committente,professionisti coinvolti ed imprese, in termini di requisiti progettuali e vincoli contrattuali.

 

L’obbligo del BIM negli appalti pubblici

L’obbligo di adozione del BIM negli appalti pubblici introdotto dal DM 560/2017 ha posto le Pubbliche Amministrazioni ai blocchi di partenza della corsa all’allineamento alle direttive ministeriali, accendendo i riflettori sull’aspetto gestionale dell’appalto e la necessità di esprimere i requisiti informativi prefissati attraverso un elaborato chiaro e strutturato indirizzato alle organizzazioni partecipanti alla gara in BIM.

Il Decreto, già all’Articolo 1, introduce il Capitolato Informativo come documento la cui redazione da parte della Stazione Appaltante è da ritenersi obbligatoria per ogni gara d’appalto emessa in BIM, a prescindere da entità o importo.

La risposta concreta alla problematica viene data dalla norma volontaria UNI 11337- Gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni dove nella parte 5 vengono illustrati i Flussi informativi nei processi digitalizzati.

Le Organizzazioni che partecipano quindi a gare d’appalto in BIM sono tenute a rispondere al Capitolato Informativo con una oGI – Offerta di Gestione Informativa – per qualificarsi come potenziali affidatari dell’appalto.

Una volta che il Committente avrà selezionato l’offerente migliore sarà cura dell’Affidatario della gara di redigere il pGI – Piano di Gestione Informativa – in cui verranno dettagliate in ottica operativa le strategie illustrate nella propria oGI.

 

La struttura del Capitolato Informativo

La struttura consigliata del Capitolato Informativo è illustrata nella norma UNI 11337-6:2017, in cui, nel dettaglio, vengono sviluppate le sezioni che il documento dovrebbe contenere, tenendo a mente che il CI rimane un documento che va adattato alle specifiche del singolo appalto e che quindi l’estensione delle singole sezioni e la presenza stessa di tutte le tematiche sono strettamente legate alle esigenze della committenza.

La personalizzazione del Capitolato Informativo non può comunque prescindere dal contenere le quattro macro sezioni sostanziali che la normativa propone, e che sono:

  • Premesse
  • Riferimenti normativi
  • Sezione tecnica
  • Sezione gestionale

Premesse

Nella sezione “Premesse” vengono riportati i riferimenti del committente ed inserite tutte le informazioni anagrafiche di progetto che permettono di inquadrare l’attività da appaltare nel suo contesto geografico-spaziale e nella sua entità.

Identificato il progetto, si procede ad illustrare l’ambito di applicazione del documento e le sue caratteristiche principali complete di modalità d’uso.

Infine, viene fornito il glossario di termini tecnici utilizzati all’interno del CI al fine di una chiara lettura e comprensione, priva di ambiguità o interpretazioni. Le definizioni fanno parte dei glossari presenti all’interno delle normative, in particolare nella UNI 11337.

Riferimenti normativi

La sezione “Riferimenti normativi” elenca gli estremi normativi su cui l’attività oggetto del CI si basa e che il committente intende siano rispettati. Generalmente vengono citate le norme generiche in materia di edilizia, urbanistica e ambiente, nonché vengono fatti riferimenti alle specifiche normative in tema di gestione dei contenuti informativi e digitalizzazione. In questa sede viene esplicitato se tali norme siano vincolanti o quali siano intese come raccomandazione. Questa sezione risulta particolarmente significativa in un contesto come quello attuale dove la normativa non è ancora cogente.

Sezione tecnica

La “Sezione tecnica” tratta dei requisiti operativi tecnici dei sistemi informativi utilizzati nell’ambito dell’attività. Il committente può richiedere il rispetto di indicazioni specifiche da lui riportate oppure può richiedere agli affidatari una proposta in merito ai requisiti proposti, a partire da standard minimi generalmente esplicitati. In armonia con lo scopo del servizio esplicitato nel capitolato generale.

I requisiti tecnici hanno come base di partenza l’infrastruttura software e hardware, la quale deve essere compatibile alle esigenze, ambiti e discipline di progetto. Vengono distinte le infrastrutture che il committente mette a disposizione e le infrastrutture richieste all’affidatario, dopodiché vengono elencati i formati di fornitura e scambio di dati secondo gli obiettivi proposti. Anche in questo caso, in mancanza di richieste specifiche, l’affidatario può effettuare una sua proposta operativa in sede di offerta di gestione informativa.

La sezione tecnica organizza le specifiche dei modelli informativi in termini di coordinate di riferimento, specifiche di inserimento degli oggetti e l’evoluzione informativa del processo dei modelli e degli elaborati ad essi afferenti.

Le esperienze pregresse in campo BIM degli affidatari vengono espresse in questa sezione.

Sezione gestionale

La “Sezione gestionale” è la porzione più corposa del Capitolato Informativo, poiché vengono definiti nel dettaglio gli usi e gli obiettivi del modello informativo in relazione alle fasi del processo in oggetto.

Fa parte di questo paragrafo l’esplicitazione dei LOD di oggetti e schede informative del progetto in relazione alle diverse fasi.

Si richiede all’affidatario di contestualizzare la sua organizzazione, condividendone l’organigramma e andando a definire ruoli e responsabilità degli attori coinvolti nel processo.

La sezione gestionale prosegue poi con le caratteristiche informative di oggetti, elaborati e modelli messi a disposizione dal committente, chiedendo il recepimento dei suoi standard oppure la proposizione di un nuovo riferimento informativo da parte dell’affidatario.

Vengono poi definiti la strutturazione dei modelli disciplinari e le conseguenti attività di verifica e coordinamento.

Successivamente viene trattata la tematica sulle politiche di protezione dei dati e le attività di condivisione delle informazioni ed elaborati attraverso piattaforme di condivisione dei dati. Anche in questo caso il committente può predisporre una soluzione propria o richiedere all’affidatario la definizione degli standard.

Le procedure di verifica e validazione di oggetti, elaborati e modelli vengono sviluppate in appositi paragrafi dove l’intero processo è dettagliato e schematizzato in forma tabellare, coerentemente alle procedure di risoluzione delle interferenze.

La sezione gestionale termina con i paragrafi relativi alle dimensioni del BIM che riguardano la gestione di tempi, costi, fase d’uso e manutenzione dei manufatti e la sostenibilità, chiudendo con le specifiche di consegna ed archiviazione degli elaborati presso il committente.

La struttura di Capitolato Informativo proposta nella norma UNI 11337-6 ha lo scopo di uniformare il contratto nella sua formulazione e fornire alle pubbliche amministrazioni e ai professionisti del settore una linea guida su cui basarsi per elaborare i contenuti fondamentali all’ottenimento dell’output desiderato in termini di modellazione e gestione del contenuto informativo oggetto dell’attività. Ciò non toglie che esso possa essere adattato, modificato ed esteso secondo le specifiche di progetto e ai desiderata del committente autore del documento.