Nel settore manifatturiero viene modellato ogni dado, bullone, rondella e vite. Vengono create Distinte dei Materiali (BOM) complete con cui il modello può essere realizzato per gradi se il processo di manifattura si svolge in fasi diverse. Per le aziende produttrici, fornire disegni DWG in 2D, pdf, specifiche tecniche o brochure patinate, in passato era considerato un buon metodo per presentare e far conoscere i propri prodotti. Per molto tempo i produttori hanno utilizzato modelli digitali per sviluppare nuove offerte in tempi sempre più rapidi. I loro clienti dei settori manifatturiero, edilizio o delle costruzioni, architetti, appaltatori e proprietari/gestori di edifici hanno però adottato in massa differenti approcci digitali, ognuno con esigenze molto diverse.

Per creare elementi come sistemi di condizionamento, finestre e ascensori, i produttori utilizzano abitualmente un software CAD meccanico 3D per creare modelli precisi ed essenziali che garantiscono che la produzione e l’assemblaggio avvengano correttamente. Per pianificare, progettare, costruire e gestire i progetti del settore AEC (architettura, ingegneria e costruzioni) invece viene utilizzato uno standard diverso, ovvero il BIM (Building Information Modeling).

Con l’avvento e la diffusione della metodologia BIM oltre ai prodotti legati all’edilizia, anche i prodotti legati alla manifattura hanno visto crescere l’importanza di sviluppare informazioni digitali su oggetti. I clienti inoltre desiderano scegliere i prodotti giusti per ottimizzare la loro struttura – riducendo la manutenzione, i costi generali e di gestione durante la vita di un prodotto.
La fornitura dei dati dei prodotti è fondamentale per gli architetti e gli ingegneri edili per simulare e migliorare le prestazioni degli edifici. Inoltre, la fornitura di informazioni sui prodotti digitali può rendere i prodotti più semplici da specificare e progettare in progetti, aumentando le vendite e migliorando il brand.

Nel modello “BIM” è importante tener conto dei diversi livelli delle informazioni ed è importante organizzare il processo di realizzazione degli stessi basandosi su queste informazioni.

Le “Famiglie di Revit” sono la strada da seguire: sono costituite da componenti utilizzati per costruire il modello, come muri, finestre, scale, porte, etc. Ogni famiglia di Revit si presenta in diversi tipi, di diversa grandezza, materiale, parametro variabili etc. Qualsiasi modifica apportata va a convertire automaticamente tutti gli elementi in tutto il progetto; ad esempio, quando si modifica l’altezza di una finestra di uno o più tipi di finestre, tutte le finestre dello stesso tipo si modificano istantaneamente. 

La mancata disponibilità di informazioni o contenuti BIM da parte di un’azienda del settore manifatturiero può causare effetti “collo di bottiglia”, con problematiche che si riversano nelle tempistiche di progettazione, come ad esempio mancanza di gestione delle interferenze, utili per la verifica e risoluzione di problematiche. I costosi errori derivanti dalla rielaborazione dei progetti possono comportare ritardi.

Quindi quali sono esattamente le mosse da fare per portare al successo prodotti e aziende? E come sfruttare le metodologie di progettazione per far sì che i prodotti siano specifici e migliori rispetto alla concorrenza? La risposta è ovviamente rendere il lavoro dei propri clienti quanto più agevole possibile e dare loro ciò che chiedono, ma molto più importante è offrire ciò di cui hanno bisogno per completare il loro modello in BIM.

Il contenuto BIM in questo caso è un modello in Revit con tutti gli attributi e le informazioni annesse richieste per lo sviluppo del processo BIM. Che aspetto ha il contenuto BIM? E cosa dovrebbe contenere? Il contenuto BIM deve contenere tutte quelle informazioni di cui i progettisti e gli appaltatori hanno bisogno per elaborare il progetto; deve avere “Attributi” completi ma non necessariamente una “Geometria” completa.

In che modo chi realizza prodotti può creare oggetti BIM per incrementare il proprio fatturato?

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